Scritto da © Maria34 - Mer, 26/09/2012 - 08:19
Verso i crinali della montagna
corrono le mie gambe stanche,
lungo i confini della vita
mi accingo solitaria
come l’onda che acceca
gli occhi pieni di lacrime.
Chi mai solleverà il mio
spirito guerriero verso spiagge rosa
di un mare color diaspro?
Portami in volo, o amore,
portami lungo i sentieri
del mio cuore e fammi sentire
i suoi battiti perch’io
non abbia più paura
di toccare il mondo
con i miei piedi peregrini.
Si affollano i ricordi di un giorno
di fine maggio e con la matita
traccio i segni del mio antico amore.
Guardo le belle linee chiaroscure
e subito il mio cuore si apre verso
confini che furono di giovani mani.
O amore, non dimenticare
le mie belle e solitarie radici perchè
possa un giorno non troppo lontano
porgerle in dono al mio futuro
finalmente libero dalle catene del
Cuore.
Lucia Giongrandi
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