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Scritto da © Maria34 - Mer, 09/01/2013 - 09:36
Com’eri bella!
Quella fredda stanza s’illuminò
quando entrasti tu,
bionda, alta il giusto,
occhi azzurri sempre sorridenti
come la tua bocca.
La gola mi diventò secca,
le parole di benvenuto
furono balbettii incomprensibili!
Non riuscivo a smettere di guardarti
Tu, timida e pulita,
letteralmente, neanche un filo di trucco,
ma non ne avevi bisogno,
sostenevi lo sguardo e sorridevi.
Quante chiacchiere, una volta sciolto,
quante risate,
con le tue canzoni stonate!
Quando riuscii a darti un passaggio
per riportarti a casa
la mia mente ed il mio cuore
erano in festa e in subbuglio.
Le partite a tennis, poi,
tu schiappa... ed io pure...
Ci guardavamo negli occhi
e tu ridevi... chissà perché ridevi...
Sogni, sogni infiniti
di una vita insieme io e te...
Eh... poi, hai sposato un altro...
Devo avere sbagliato qualcosa...
Giocava a tennis meglio di me?
Ci voleva ben poco... bastava prender la pallina...
Mi son detto: beh, eri troppo per me
tu, alta, bionda, occhi azzurri,
io, basso, nero,... occhi azzurri
… l’unica cosa in comune...
La volpe e l’uva: troppo acerba!
troppo in alto?
Mi ero fatto uno stupendo film,
sceneggiatore, regista, co-protagonista
e la star eri tu...
Ecco dove ho sbagliato!
Non ti ho mai chiesto
se ti piacesse la parte scritta per te...
Hai scelto un’altra parte in un altro film
e il mio è rimasto lettera morta,
un brutto soggetto ad ingiallire in un cassetto
Ti ho odiato. Ora non più,
e penso di aver capito perché
quando ci guardavamo negli occhi, ridevi:
tu sapevi già il finale del film!
Il tempo ha lasciato qualche segno
anche sul tuo viso,
ma tu sei come allora,
alta, bionda (tinta?), occhi azzurri,
sempre sorridente,
forse un po’ distante, ma sempre bella.
Domenico Signorino
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