Scritto da © maria teresa morry - Dom, 15/09/2013 - 18:54
" Ho già detto che era molto avvizzito.La sua fisionomia presentava a quel tempo dei tratti che testimoniavano distintamente il carattere e la natura della vita condotta fino allora. Oltre alle larghe e gonfie borse che aveva sotto i suoi piccoli occhi, sempre sfrontati, sospettosi e beffardi, e a una infinità di profonde rughe sul suo volto piccolo, ma grassoccio,egli aveva, inoltre,subito dopo il mento aguzzo, un grosso pomo d'Adamo,carnoso e sporgente come un portamonete,che gli conferiva un aspetto di ripugnante sensualità. Aggiungete poi una larga bocca da carnivoro,con delle grosse labbra, tra le quali spuntavano piccoli frammenti di denti anneriti e quasi putridi. Egli si spruzzava di saliva ogni qualvolta cominciava a parlare. Lui stesso, del resto,si divertiva a scherzare sulla propria faccia, benchè in fondo ne sembrasse soddisfatto. Si soffermava soprattutto sul proprio naso,non molto grande, ma molto sottile, con una gobba fortemente accentuata: " Un vero naso romano",diceva,"e con il pomo d'Adamo, una vera fisionomia da patrizio romano della decadenza". Sembrava ne fosse fiero."
trad.Alfredo Polledro per la collana I Mammut di Newton Compton ed., 2010.
»
- Blog di maria teresa morry
- 816 letture