Scritto da © maria teresa morry - Sab, 10/11/2012 - 09:20
Mio padre
è il vecchio pioppo
diritto al crocicchio
di una strada di campagna.
Nel cuore di un'estate battente.
Il tronco serrato da una forte edera,
la sua vita
dirama fronde e ramaglie
verso l'alto.
Le radici
arcuate come corna
sollevano muschi
affondano sassi
proteggono impalpabili larve.
In cima
laddove nemmeno lo sguardo tocca
il pioppo dondola
un pennacchio di foglie
che cambiano colore
dietro al vento.
Puoi ripararti
sotto la sua chioma
un'ombra asciutta ed oscillante
che disperde un brusìo
di insetti dorati
e giovanili racconti.
Pioppo solitario
svettante custode dei campi,
ti vedo da lontano
e affretto il passo
bacerò la tua pelle corteccia
carica di tanti anni.
Pioppo onesto
cresciuto per ventura
nemmeno ti rassegni
ad una possibile fine.
Raccoglierò le tue foglie
una ad una
per farne un cuscino
ai miei pensieri
e ringraziarti.
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