Scritto da © Maria Rosa Cugudda - Ven, 08/07/2016 - 09:19
Più morbo batte, urta e distrugge,
più le stagioni si rincorrono
disperdono gelo e vento
albe dorate e tramonti infuocati,
mari trasparenti da onde galoppanti
primavere traboccanti di svariati olezzi,
più con la mente torno
nel gaio percorso insieme vissuto
tra alunni da comprendere e da amare,
cultura da trasmettere
e le calde risate che la nostra vita intrecciavano.
più le stagioni si rincorrono
disperdono gelo e vento
albe dorate e tramonti infuocati,
mari trasparenti da onde galoppanti
primavere traboccanti di svariati olezzi,
più con la mente torno
nel gaio percorso insieme vissuto
tra alunni da comprendere e da amare,
cultura da trasmettere
e le calde risate che la nostra vita intrecciavano.
Più desidero farti presente della recente sventura
che luce in tenebra mi ha trasformato,
più nel tuo cuore sofferenza trova dolce dimora.
Di te il Signore si serve, amica e collega adorata,
per realizzare i suoi piani ti ha prescelta.
Noi miseri comprendere il destino non si può,
tua sorella, un Angelo, vive di te, con te e per te
armonia spande ove buio annulla,
mentre tua madre per sè serba il dolore,
gli altri consola con occhi di fede e di gioia.
Marcella, missione d'altruismo e d'amore,
il tuo risveglio immediato,
dopo lunghi anni, dal nostro buon Dio,
con fervore imploriamo!
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- Blog di Maria Rosa Cugudda
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