Scritto da © Marco valdo - Gio, 29/10/2015 - 15:41
Gli arti, gli organi interni, i nervi, gli occhi per la cosa, quelli per l'essere, potrebbe essere già domani, ripete alcune volte la parola morte, sente il gusto che gli lascia in bocca, gli balena in mente il termine barzotto, rimbalza elastico fra le pareti del cranio.
Umido, colloso, liquido, il fumo richiama la saliva, scende la mano sull'incavo della coscia, dolente, rimasuglio di crampo, cieccap, checciap, umido, un culetto snello, impertinente, un altro morbido indolente, fronte rugosa.
Togliere peso, elastico, come un adepto di chissa quale dottrina, statico, eretico, abuso, aduso, minchione, come il mulo da soma, ritardo da punta, bastone nelle costole.
Era lei che si avvicinava fino a fargli sentire l'odore, ma lui ascoltava solo l'odore delle sue sigarette, le sue di lui, che lei non fumava, beveva poco, guardava molto, ginocchia e fiianchi, tanta, molta, magra ma bugiarda, ansia da prestazione, sempre sua, che lei non prestava niente, nolava a ore, carne e refusi, smagli e sbagli.
Inconcludente, si smorzava la luce, si sussurravano complotti, lame dietro le schiene, di nuovo la morte, umido e tisico, saliva, tutto è lento.
Che giorno è? è già domani, de composizione, strutto la struttura, suino il rantolo, ridicolo patetico, si tira il collo all'oca, lo fa lei, asincrona, dodecafonica, niente più da recuperare, rotolio di perfezioni, accidentato, morso glande, musi gialli, nani rossi, refusi.
Esplosioni, performans, dignitoso risultato, carni rosse, unte dall'untore, lei lo obbliga al suo odore, ma ormai è già domani, oppure ieri, si filosolfeggia colla lingua, falangette sottili, gli arti, gli organi interni, i nervi, gli occhi per il dentro e gli occhi per il fuori, danni, refusi.
Umido, colloso, liquido, il fumo richiama la saliva, scende la mano sull'incavo della coscia, dolente, rimasuglio di crampo, cieccap, checciap, umido, un culetto snello, impertinente, un altro morbido indolente, fronte rugosa.
Togliere peso, elastico, come un adepto di chissa quale dottrina, statico, eretico, abuso, aduso, minchione, come il mulo da soma, ritardo da punta, bastone nelle costole.
Era lei che si avvicinava fino a fargli sentire l'odore, ma lui ascoltava solo l'odore delle sue sigarette, le sue di lui, che lei non fumava, beveva poco, guardava molto, ginocchia e fiianchi, tanta, molta, magra ma bugiarda, ansia da prestazione, sempre sua, che lei non prestava niente, nolava a ore, carne e refusi, smagli e sbagli.
Inconcludente, si smorzava la luce, si sussurravano complotti, lame dietro le schiene, di nuovo la morte, umido e tisico, saliva, tutto è lento.
Che giorno è? è già domani, de composizione, strutto la struttura, suino il rantolo, ridicolo patetico, si tira il collo all'oca, lo fa lei, asincrona, dodecafonica, niente più da recuperare, rotolio di perfezioni, accidentato, morso glande, musi gialli, nani rossi, refusi.
Esplosioni, performans, dignitoso risultato, carni rosse, unte dall'untore, lei lo obbliga al suo odore, ma ormai è già domani, oppure ieri, si filosolfeggia colla lingua, falangette sottili, gli arti, gli organi interni, i nervi, gli occhi per il dentro e gli occhi per il fuori, danni, refusi.
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