Scritto da © María J. De la ... - Ven, 16/12/2016 - 11:59
Un filo schivo e mutevole,
il fumo di una sigaretta
a consumarsi, sorretta
dalla sua mano indolente.
Le tendine tirate
sospendevano la polvere
annosa della camera
attraverso i fastelli di luce
che filtrava la finestra.
Il tapetto sgualcito schiacciato
per una poltrona tappezzata
in velluto blu.
Il cuore lento, afferrato
fra ragnatele di ricordi
aggrappate agli angoli
delle mura della memoria,
batteva anestetizzato.
Lei, nella tavola della sala da pranzo
nuda in una dose perfetta,
si offriva sopra un vassoio.
il fumo di una sigaretta
a consumarsi, sorretta
dalla sua mano indolente.
Le tendine tirate
sospendevano la polvere
annosa della camera
attraverso i fastelli di luce
che filtrava la finestra.
Il tapetto sgualcito schiacciato
per una poltrona tappezzata
in velluto blu.
Il cuore lento, afferrato
fra ragnatele di ricordi
aggrappate agli angoli
delle mura della memoria,
batteva anestetizzato.
Lei, nella tavola della sala da pranzo
nuda in una dose perfetta,
si offriva sopra un vassoio.
(María J. De la Cruz Guerra)
(ph. Mecuro B. Cotto)
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