Scritto da © fintipa2 - Sab, 30/06/2012 - 18:03
Target si disse, senso al piombo che mi nutre e riaggiustare i chiodi dove essi stanno,
ma sulla terraferma è un’altra cosa.
È un via vai di gazze e moscerini, chi più chi meno ha qualcosa in bocca,
un pezzo di azzurro, un filo di organza, un pizzico di nulla con cui cucirsi il nido.
Così il dialogo interiore s’interrompe, subentra una strana voglia di libertà
un’euforia del niente, senza parole, tutto al rogo, in una notte consumare tutto.
Begli angeli ho visto, anche battaglie e guerre che ho perdute,
mi resti tu, a dirmi che avevo torto, che non val la pena di affondare le mani
in nuvole senza forma quando c’è la carne e le ferite da leccare,
l’ esploso di mille allacciamenti, il corpo a corpo nelle file.
Scrivere è un vizio che si smette, provo dolore nello smettere, dolore a continuare.
Mantienimi se ho voglia di salire in un carrello
correre all’impazzata in un posteggio dell’ipercoop.
Hai ragione tu, quando mi tiri per una mano, mi rimbocchi la pelle addosso.
Che ci sto a fare tra le rondini, non s’è mai visto un martello volare
-Chi se ne importa se non è magica l’immagine, la meno dolorosa che m’è venuta in mente-.
Che ci sto a fare tra le rondini, non s’è mai visto un martello volare
-Chi se ne importa se non è magica l’immagine, la meno dolorosa che m’è venuta in mente-.
Target si disse, senso al piombo che mi nutre e riaggiustare i chiodi dove essi stanno,
ma sulla terraferma è un’altra cosa.
È un via vai di gazze e moscerini, chi più chi meno ha qualcosa in bocca,
un pezzo di azzurro, un filo di organza, un pizzico di nulla con cui cucirsi il nido.
Così il dialogo interiore s’interrompe, subentra una strana voglia di libertà
un’euforia del niente, senza parole, tutto al rogo, in una notte consumare tutto.
Begli angeli ho visto, anche battaglie e guerre che ho perdute,
mi resti tu, a dirmi che avevo torto, che non val la pena di affondare le mani
in nuvole senza forma quando c’è la carne e le ferite da leccare,
l’ esploso di mille allacciamenti, il corpo a corpo nelle file.
Scrivere è un vizio che si smette, provo dolore nello smettere, dolore a continuare.
Mantienimi se ho voglia di salire in un carrello
correre all’impazzata in un posteggio dell’ipercoop.
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