Scritto da © raffaela ruju - Ven, 30/10/2009 - 03:00
Vincent van Gogh - I mangiatori di patate - 1885
Troppa terra.
Alla sera si torna
con le mani indurite dal gelo
per sfamare di essenziale il silenzio.
l’aria immobile fiocca
con la luce che cade dall’alto
come un raggio sconfitto sui volti
che scurisce l’infanzia inquieta
e non c’è ribellione
nelle mani giganti, negli sguardi raccolti
nelle facce deformi
che raccontano la fatica del giorno
Come l’ultima cena
il banchetto servito con rito solenne.
Taciturne patate scolorano l’ombra
di un inverno mai morto.
nella casa di fango
si raccontano cose
con le labbra accostate,
troppo grosse per esser baciate
I mangiatori di patate
forse sorridono ai sogni
e si attardano intorno alla tavola
nel rumore del buio colorato di terra.
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