Scritto da © Franco Pucci - Lun, 27/09/2010 - 12:49
la luna spegneva le stelle come lo scaccino
spegne i ceri in chiesa al sorger del mattino
triste e assonnata riavvolgeva il suo manto
ritornava al sonno dopo la notte d’incanto
spegne i ceri in chiesa al sorger del mattino
triste e assonnata riavvolgeva il suo manto
ritornava al sonno dopo la notte d’incanto
sotto il manto scoprì un uomo addormentato
che accarezzava una stella da innamorato
il sole che a oriente dipinge il nuovo giorno
trovò un uomo solo che si guardava attorno
che accarezzava una stella da innamorato
il sole che a oriente dipinge il nuovo giorno
trovò un uomo solo che si guardava attorno
cercava la sua stella, la dolce innamorata
rubata alla luna in quella notte argentata
stretto al suo chiarore trovò azzurri paradisi
aprì l’anima e il cuore a mille e più sorrisi
rubata alla luna in quella notte argentata
stretto al suo chiarore trovò azzurri paradisi
aprì l’anima e il cuore a mille e più sorrisi
si addormentò di nuovo, il sonno fu clemente
lo accolse tra le braccia cullandolo dolcemente
l’innamorato cercò allora la stella accarezzata
a lungo sotto il manto in quella notte stellata
lo accolse tra le braccia cullandolo dolcemente
l’innamorato cercò allora la stella accarezzata
a lungo sotto il manto in quella notte stellata
(foto da web)
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