Scritto da © luccardin - Gio, 15/03/2018 - 00:13
Rannicchiato su me stesso
attendo il tempo
il suo primo respiro di vita
l’origine che sfugge al pensiero umano.
Trascinami amore nella malattia
fino all’ultimo passo
dove il niente esiste
c’è il tutto che non appare
fuso nel suo spazio-tempo.
Soffia il vento
le ceneri dell’eterno
neppure il silenzio della parola
chiude le porte al pensiero.
E io chi sono
se non una speranza di vita.
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