Scritto da © luccardin - Gio, 06/10/2016 - 14:06
Gli improvvisi scrosci a ravvivar l’estate
noi di prima spiaggia e d’età amica
pronti a fuggir tra schioppi di risate e goccioloni
che s’aprivano a rose lungo i marciapiedi e strade
che dal mare portavano alle mure amiche.
Inzuppati e col fiato corto riparavamo nei palazzi
che a corte s’aprivano sugli ampi giardini
poi via ancor di corsa
a saltar tra pozzanghere e fiumi d’acque
fino a giungere dove ogni casa
è il porto sicuro di anime e sospiri.
Coccolati nel calor del grembo amato
che neanche il sol possiede
di quel tempo bello e innamorato
quasi niente rimane
solo l’ampio respiro che mi possiede.
Gli improvvisi scrosci a ravvivar l’estate
noi di prima spiaggia e d’età amica
pronti a fuggir tra schioppi di risate e goccioloni
che s’aprivano a rose lungo i marciapiedi e strade
che dal mare portavano alle mure amiche.
Inzuppati e col fiato corto riparavamo nei palazzi
che a corte s’aprivano sugli ampi giardini
poi via ancor di corsa
a saltar tra pozzanghere e fiumi d’acque
fino a giungere dove ogni casa
è il porto sicuro di anime e sospiri.
Coccolati nel calor del grembo amato
che neanche il sol possiede
di quel tempo bello e innamorato
quasi niente rimane
solo l’ampio respiro che mi possiede.
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