immaginarie scene

 
Strano è l’andare dei sensi
nei passi incerti della materia
i sentieri del nulla
solitarie fughe d’amori
svaniti nell’età
da un giudizio di presenza.
Dov’è la nostra salvezza 
quando la morte è spavalda ombra
nel tarlo di un pensiero.
Chi separa il buio dalla luce
e noi
in quale storia ascrivere l’esistenza
fugace come è il tempo che ci rende schiavi
o padrona di scaraventare i dubbi
nel vuoto smarrito di un credo di fede.
Essere fino in fondo
disperate e coerenti comparse
di questa vita.
Noi anime incastrate in altre anime
unite e mai divise
divorate dalla paura di esistere
come principio di un respiro amato
o di un affanno da sopprimere.