Scritto da © luccardin - Sab, 14/01/2017 - 00:14
Non ha pace il respiro
nel vuoto procedere del nulla
la morte ha razziato il mio spirito.
Dio delle mie presenze
dov’è il passato
l’amore da coltivare in gesti e sguardi
i figli amati
i domani uniti nella semplicità di un sorriso.
Celeste cielo ora che sei chiuso nel mio inferno
guardami nella solitudine
che infligge in me il figlio perduto
la malinconia di una croce vuota
dove il dolore non è che un abisso
da cui non si fugge
neanche con l’innocenza dell’anima.
Non ha pace il respiro
nel vuoto procedere del nulla
la morte ha razziato il mio spirito.
Dio delle mie presenze
dov’è il passato
l’amore da coltivare in gesti e sguardi
i figli amati
i domani uniti nella semplicità di un sorriso.
Celeste cielo ora che sei chiuso nel mio inferno
guardami nella solitudine
che infligge in me il figlio perduto
la malinconia di una croce vuota
dove il dolore non è che un abisso
da cui non si fugge
neanche con l’innocenza dell’anima.
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