Scritto da © Livia - Dom, 26/08/2012 - 15:56
…è come ascoltare il respiro dell’ombra
perché fuggiasca ogni cosa si perde
anch’io
con la fragile carne dei pensieri
sbattuta dentro il macello delle lingue,
ho abbandonato
credo la morte una rinascita
credo la poesia un timpano sotteso al sogno
credo a chi frequenta l’invisibile
chi intuisce il senso custodito delle cose
amari brillanti di parole
da scavare nella roccia
da tenere per sempre
centellinando il raro che ho trovato
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