Scritto da © Livia - Dom, 06/11/2016 - 23:04
Novembre sveste i castagni, qui
con infinito languore
ma anche il vento sillaba piano
imitando il mese dei morti
con infinito languore
ma anche il vento sillaba piano
imitando il mese dei morti
dormire dolcemente sarebbe il massimo,
accartocciare l’insonnia sul cuscino
accartocciare l’insonnia sul cuscino
quando giravi con le pozzanghere negli occhi
lo vedevi il cielo, specchio umido
di tutti i deserti, i prati attraversati
linee di frontiera correvano su parole
simili a saette, lampi
lo vedevi il cielo, specchio umido
di tutti i deserti, i prati attraversati
linee di frontiera correvano su parole
simili a saette, lampi
pensieri inghiottiti oggi
dalla nebbia del mio sguardo
per qualcosa che muore
in fretta o solo con dolcezza,
reduce qualche viso fuligginoso
sporco di senso, di vita.
in fretta o solo con dolcezza,
reduce qualche viso fuligginoso
sporco di senso, di vita.
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chiedo scusa a chi mi ha comnentato, selly, erremmeccì renero. cercando di inserire una foto ho perso foto e brano, non riesco ad accedere nonostante la poesia sia nella lista delle mie cose, io perlomeno non la vedo più se non come titolo soltanto. Quindi la ripubblico per non perderla custodendo i vostri suggerimenti, in particolare renero, che mi ha indicato le sue riflessioni che sono curiosa di leggere. grazie a tutti.
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