Scritto da © Livia - Sab, 15/12/2012 - 11:03
Ti devo una carezza o un grazie
se sento l’inverno un po’ più caldo
gocce di neve sulle inferriate
non cancellano il tepore delle tue parole
arrivano dalla tua latitanza solitaria
come polvere di esiliata bellezza
come piccoli fuochi accesi sulla neve
come qualcosa per cui valga la pena rubare
una piccola scintilla per trattenerla un poco
e mi sembra di stare come i clochards
accanto alla gente che tira via di fretta,
quando su bracieri improvvisati
si scaldano le mani per le vie del centro
pensando a quell’attimo di piacere puro
come fosse un dono del cielo
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