Scritto da © ElfoGuerriero - Gio, 07/04/2011 - 09:36
Dove mi porterà il sentiero dei tuoi occhi non so
libero è il profumo dei fiori nell'aria
eppure è come un flebile sussurro
che evanescente s'inginocchia al dolce tuono
che viene dall'intima culla di ogni delizia e dolore
amore
è parola breve e abusata
stuprata nel senso e nell'abbandono
vilipendio spesso di fuoco di sterpi
ai piedi di fiamme inarrestabili
a consumare il cuore e la speranza
Non è semplice confrontarsi con i sassi
le emozioni ci fanno piedi di bimbo
facili a stancarsi e a sanguinare
ma paradossalmente atte a reiterati spunti
avanti costi quel che costi
tu non sei meta
o palio o cimento
tu sei onda da percorrere
su palpitanti fragranze diagonali
come un arabesco d'azulejos onusti
acqua di vita e lirica certezza
sei nelle stelle luce che non brilla
ma spicca perchè nitida e suadente
e carica di musica infinita
alle mie orecchie
Sei primavera nelle tue carezze
così lontane da ogni casellario
tanto vicina da sembrare viva
tanto felice che mi fai star male
solo a pensare che abbia fine il tempo
del tuo donare note di flauto ai flutti
note viaggiatrici dell'inconscio
caramelle che non fanno male ai sorrisi
ma suscitan desiderio
e alate ai piedi calzano babbucce
io ti ritroverò in ogni germoglio
in ogni ricamo d'acqua gorgogliante
e non avrò altre labbra che le tue
perchè non c'è bisogno di parole
è ovunque la tua voce di rugiada
è ovunque il caldo bacio
del tuo canto.
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