Scritto da © Hjeronimus - Ven, 07/10/2011 - 21:03
In una notte notturna, tragica come l'epopea dolorosa che musicalmente la decuplica negli echi morenti der Erde, che son come le creature deliquescenti che la nebbia alita intorno alle adipose luminescenze dei lampioni, in una notte reminiscente di inconsci incensati su altari di religioni estinte, in una notte come un mulino macinante tonnellate di nostalgie e d'immemori esistenze di geni defunti; in questa notte esitante e profetica vorrei, pure, decantare l'atroce bellezza delle notti ed il veleno fragrante della memoria, che di notte balugina reviviscente come un indimenticabile peccato mortale. Ma non posso... sono provato, esausto... non posso cantare... e non mi posso librare...
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