Scritto da © brunaccio - Lun, 05/10/2009 - 15:00
sento cadermi i giorni e lentamente
come secche foglie d'autunno
cade la mia voglia di andare lontano
non sento e non voglio ascoltare più
quella voce che suadente e di suoni ricca
diceva corrimi incontro e ti darò la vita.
ho scarpe vecchie nere sempre quelle
e la vernice lucida brillante è fatta opaca
impolverate sempre sulla stessa strada
stesse vetrine con gli stessi oggetti
bambole con occhi fissi a guardare nulla.
sento salirmi ogni tanto inutilmente
una voglia di eliso ma vengono dal velario
che lo tiene ascoso garrule grida di frale umanità
sudata impiastricciata di motti spalancati ovvi
semplici desideri d'un consueto nuovo
che paiono perline di vetro colorate
al collo d'una trepida fanciulla.
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