Scritto da © brunaccio - Mer, 02/12/2009 - 08:35
lei mi prese per mano
mi trasse dall'infanzia
arrugginita che copriva
le mie speranze di essere
e mi portò in quell'estasi
che ognuno spera esserci
in un amplesso d'amore.
come vento forte di mare
per naviganti consumati
mi teneva sveglio desiderarla
notti e giorni a pensarla
e stordirmi nel corpo
per volerla possedere.
ogni tanto peregrino un pensiero
come una brezza lenta di sera
viene la nostalgia di quel tempo
e ogni volta il labbro trema
si fa umido l'occhio
ho palpiti appena scomposti
al rammentare i giorni
quando credetti davvero
d'essere quel che volevo io.
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