Scritto da © mario calzolaro - Dom, 10/06/2012 - 10:57
Così, lungo sentieri incantati
dove si scioglie il frinire dei grilli
e si fa pallida la luce del giorno
bagnamo il passo di luce irrisolta
mentre soffio d'azalee dona a noi
nardi di ebbrezza olfattiva
che intride il cervello
e lo piega
alla logica di un dominio di ovatta
Poi, insensibilmente
la notte ci prende
mi confondo nel rubino del tuo Sangue
Tu canti, alla luna
Lamento arabo striato d'ambra
nemico del Silenzio.
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