Scritto da © giuseppe diodati - Mar, 12/10/2010 - 18:33
Si passa spesso
per dissacratori blasfemi
con la moda allucinata di Bukowski,
che non ho mai letto
per via di un figlio partorito,
sulla via delle molotov
a Belgrado.
per dissacratori blasfemi
con la moda allucinata di Bukowski,
che non ho mai letto
per via di un figlio partorito,
sulla via delle molotov
a Belgrado.
Però su quell'albero
io e te
a peccare
ci andammo
e la casa che sull'albero
inchiodammo,
non aveva crocifissi
o simboli pagani,
solo la foto dell'ultimo dei moicani
un ragazzo morto
per overdose
a Caltanissetta.
io e te
a peccare
ci andammo
e la casa che sull'albero
inchiodammo,
non aveva crocifissi
o simboli pagani,
solo la foto dell'ultimo dei moicani
un ragazzo morto
per overdose
a Caltanissetta.
Ed era musica psichedelica
forse satanica,
dire che a noi
non fregava molto,
nemmeno di quelli al piano di sotto.
forse satanica,
dire che a noi
non fregava molto,
nemmeno di quelli al piano di sotto.
E la corrente,
la corrente era alternata
come le tue gambe,
sbucciate alle ginocchia
e i tuoi capelli mossi
a ridere della terza strada
dell'ipermercato.
la corrente era alternata
come le tue gambe,
sbucciate alle ginocchia
e i tuoi capelli mossi
a ridere della terza strada
dell'ipermercato.
Il bene
il male
il sapore della cicuta e fiele
e gli anarchici lenzuoli
della vergine vittoria
all'alba del mattino,
nel giorno in cui andammo oltre
al bene ed al male
senza per questo
godere del permesso di Nietzsche
e del paradosso.
il male
il sapore della cicuta e fiele
e gli anarchici lenzuoli
della vergine vittoria
all'alba del mattino,
nel giorno in cui andammo oltre
al bene ed al male
senza per questo
godere del permesso di Nietzsche
e del paradosso.
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