Scritto da © Anonimo - Sab, 16/07/2011 - 08:48
Sono nudo.
Nemmeno un mantello di stracci.
Sono un piccolo fiore
che indossa la notte.
che indossa la notte.
Cerco uno stagno dove rinascere
in fili d’acqua verde
in frammenti di petali
di garofani rossi,
sottili,
come sentimenti
catapultati dai sensi
in parodie di paradiso.
Voglio piangere con lei
lacrime di Bohème,
musica liquida
d’un bacio increspato sul lago.
Là, dove quadranti d’orologio
segnano il respiro
rarefatto della lontananza.
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