Scritto da © Parvus - Sab, 05/03/2011 - 14:14
Rimasto solo, ne approfittò per darsi un occhiata attorno, che gli confermò l'impressione che aveva avuto appena vista la casa: Non si trattava dell'abitazione di un semplice miliardario, ma di un plurimiliardario. Esposti anche con un notevole gusto c'erano numerosi oggetti preziosi, alle pareti antichi arazzi di inestimabile pregio e valore, reperti archeologici di varie epoche e culture.
Foreman lo raggiunse quasi subito, e lo salutò con un affabilità che non si sarebbe aspettato da una persona così facoltosa. Ma nonostante questo, non riuscì a liberarsi dal senso di disagio che lo aveva colto fin da quando aveva ricevuto lo strano invito: Una busta contenente un assegno da centomila dollari, ed un foglio con scritto: Se avrà la cortesia di passare da casa mia per ascoltare una mia proposta, coglierò occasione per apporre la firma.
"Spero non le dispiaccia attendere pochissimi minuti -esordì Foreman- Il signor John francy è certo persona molto più adatta di me per esporle la proposta" Poi, mentre gli offriva qualcosa soggiunse con fare quasi distratto:
"mi scusi se le pongo una domanda del tutto al di fuori del vostro campo di competenza: è per una discussione che ho avuto ieri sera con mia moglie: lei ritiene impossibile che i seguaci di un mistico o di un capo religioso, possano, nel caso venisse condannato a morte, fare in modo che l'esecuzione sia finta per poi farlo credere resuscitato, io invece penso, che ad esempio con una finta fucilazione, si possa ottenere questo risultato.
Jonanson riflettette un poco e poi rispose:
"Non vorrei esserle scortese, ma temo abbia ragione la sua signora: ipotizziamo una pubblica esecuzione con proiettili a salve, al momento andrebbe bene per salvarsi la vita, ma quando il fucilato riapparisse, qualcuno ricorderebbe di non aver visto sangue, altri di non aver sentito il sibilo dei proiettili, inoltre..."
Foreman lo interruppe:
"Capisco benissimo, eppure, se riflettesse, un modo lo troverebbe" Dopo aver finto di riflettere alcuni istantiCarl rispose di essere dispiaciuto, ma di non vedere come si potesse fare. Ma il suo interlocutore insistette; sicché, dopo aver meditato per un lungo istante:
"L'unico modo che sono riuscito ad immaginare, è disperato, ma ipoteticamente fattibile: I seguaci lasciano che il condannato affronti veramente il plotone di esecuzione, sperando che come talvolta accade, la scarica non sia mortale. Unica persona con cui sarebbe necessario l'accordo, è l'addetto al colpo di grazia, che sparandogli alla tempia da distanza ravvicinata un colpo a salve, gli procurerebbe una macchia di sangue che parrà una perforazione della tempia. Pertanto in questo caso, tutti avranno visto il corpo straziato dai proiettili, il sangue, il colpo di grazia."
Dopo essersi vivamente complimentato, Foreman cambiò di colpo argomento:
"Mi scusi sono così emozionato per la sua visita, che non mi sono ricordato di parlarle della parte economica: L'assegno che le ho inviato naturalmente è suo, sarà spesato in ogni spesa che dovrà affrontare durante le ricerche, ed alla fine avrà un milione di dollari.
Sebbene l'istinto fin dal principio gli avesse suggerito di non accettare quanto gli venisse proposto, non poteva rifiutare una simile cifra:
"Mi illustri la missione, se è fattibile non posso rifiutare" Ma Foreman lo sbalordì:
Mi scusi, non mi ha lasciato finire: Un milione è ciò che le assicuro nel caso le ricerche non avessero esito. In caso di successo, la cifra è un miliardo di dollari" Carl impallidì, solo dopo alcuni istanti, quasi farfugliando riuscì a replicare:
"ma non esiste al mondo nessuna scoperta archeologica che potrebbe lontanamente avvicinarsi a questo valore"
La voce di Foreman risuonò fredda e quasi sinistra:
No! Invece esiste! -e dopo una breve interruzione, quasi scandendo le parole-
"Voglio che mi trovi la tomba di Cristo!"
Il famoso archeologo Carl Jonanson, entrò nella casa del miliardario Patrick Foreman. Accompagnato dal maggiordomo raggiunse un ampio salone in cui fu invitato ad accomodarsi.
Rimasto solo, ne approfittò per darsi un occhiata attorno, che gli confermò l'impressione che aveva avuto appena vista la casa: Non si trattava dell'abitazione di un semplice miliardario, ma di un plurimiliardario. Esposti anche con un notevole gusto c'erano numerosi oggetti preziosi, alle pareti antichi arazzi di inestimabile pregio e valore, reperti archeologici di varie epoche e culture.
Foreman lo raggiunse quasi subito, e lo salutò con un affabilità che non si sarebbe aspettato da una persona così facoltosa. Ma nonostante questo, non riuscì a liberarsi dal senso di disagio che lo aveva colto fin da quando aveva ricevuto lo strano invito: Una busta contenente un assegno da centomila dollari, ed un foglio con scritto: Se avrà la cortesia di passare da casa mia per ascoltare una mia proposta, coglierò occasione per apporre la firma.
"Spero non le dispiaccia attendere pochissimi minuti -esordì Foreman- Il signor John francy è certo persona molto più adatta di me per esporle la proposta" Poi, mentre gli offriva qualcosa soggiunse con fare quasi distratto:
"mi scusi se le pongo una domanda del tutto al di fuori del vostro campo di competenza: è per una discussione che ho avuto ieri sera con mia moglie: lei ritiene impossibile che i seguaci di un mistico o di un capo religioso, possano, nel caso venisse condannato a morte, fare in modo che l'esecuzione sia finta per poi farlo credere resuscitato, io invece penso, che ad esempio con una finta fucilazione, si possa ottenere questo risultato.
Jonanson riflettette un poco e poi rispose:
"Non vorrei esserle scortese, ma temo abbia ragione la sua signora: ipotizziamo una pubblica esecuzione con proiettili a salve, al momento andrebbe bene per salvarsi la vita, ma quando il fucilato riapparisse, qualcuno ricorderebbe di non aver visto sangue, altri di non aver sentito il sibilo dei proiettili, inoltre..."
Foreman lo interruppe:
"Capisco benissimo, eppure, se riflettesse, un modo lo troverebbe" Dopo aver finto di riflettere alcuni istantiCarl rispose di essere dispiaciuto, ma di non vedere come si potesse fare. Ma il suo interlocutore insistette; sicché, dopo aver meditato per un lungo istante:
"L'unico modo che sono riuscito ad immaginare, è disperato, ma ipoteticamente fattibile: I seguaci lasciano che il condannato affronti veramente il plotone di esecuzione, sperando che come talvolta accade, la scarica non sia mortale. Unica persona con cui sarebbe necessario l'accordo, è l'addetto al colpo di grazia, che sparandogli alla tempia da distanza ravvicinata un colpo a salve, gli procurerebbe una macchia di sangue che parrà una perforazione della tempia. Pertanto in questo caso, tutti avranno visto il corpo straziato dai proiettili, il sangue, il colpo di grazia."
Dopo essersi vivamente complimentato, Foreman cambiò di colpo argomento:
"Mi scusi sono così emozionato per la sua visita, che non mi sono ricordato di parlarle della parte economica: L'assegno che le ho inviato naturalmente è suo, sarà spesato in ogni spesa che dovrà affrontare durante le ricerche, ed alla fine avrà un milione di dollari.
Sebbene l'istinto fin dal principio gli avesse suggerito di non accettare quanto gli venisse proposto, non poteva rifiutare una simile cifra:
"Mi illustri la missione, se è fattibile non posso rifiutare" Ma Foreman lo sbalordì:
Mi scusi, non mi ha lasciato finire: Un milione è ciò che le assicuro nel caso le ricerche non avessero esito. In caso di successo, la cifra è un miliardo di dollari" Carl impallidì, solo dopo alcuni istanti, quasi farfugliando riuscì a replicare:
"ma non esiste al mondo nessuna scoperta archeologica che potrebbe lontanamente avvicinarsi a questo valore"
La voce di Foreman risuonò fredda e quasi sinistra:
No! Invece esiste! -e dopo una breve interruzione, quasi scandendo le parole-
"Voglio che mi trovi la tomba di Cristo!"
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