Scritto da © Marcello Caloro - Ven, 06/04/2012 - 16:09
Vi è un tempo di non ritorno
nell’erta che porta al Golgota,
quando a nudi passi striscianti,
le membra provate, quasi vinte
dal sangue che sgorga copioso,
percorriamo con travaglio la Via
e le forze ci appaiono sconfitte.
Giunge in quell’attimo infido,
alla mente il Grande Martirio.
La nostra Colonna scompare,
le ingiurie e gli sputi smarriamo,
ai nostri Giuda volgiamo il sorriso.
Lieve allora ci appare il fardello.
Con rinnovato vigore procediamo
in un sentiero d’eterna Primavera
al termine del quale pianteremo,
sul Colle, la Croce dell’Amore.
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