Scritto da © Odo Tinteri - Sab, 29/10/2011 - 15:09
Apro il sipario che ho imbastito nel tempo.
La scena ha tavole malsicure,
inchiodate con approssimazione ed in fretta.
Chiedo scusa se scricchiolano un poco.
Gli abiti, sono quelli trovati appesi negli armadi
delle case, vissute negli anni
ed in luoghi e stagioni diverse .
Accendo una luce fioca su di me,
per farmi vedere.
La voce non è d'attore di mestiere,
è la mia voce.
Le parole mi appartengono come i miei abiti,
niente di più.
Lancerò in platea parole di sabbia e parole di vento.
Ascoltatele, se vi va.
L'applauso non è necessario ma,
se per qualche motivo, vi scappa dalle mani,
sappiate che è bene accetto.
Ascoltate, se vi va.
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