Scritto da © Elisa Anastasi - Lun, 06/08/2012 - 12:46
Forgiandoti come resina
il mio fiume ha fatto di te un’ambra
una di quelle che a caro prezzo potrebbero essere smerciate.
Ma non di questo avevo bisogno
non di soldi
né di mercanzia da sfruttare.
Non di roba da esibire.
Semplicemente incastonato nel mio cuore
come un gioiello prezioso
ti avevo rifugiato lì.
Per ammirarti
per perdermi dentro il tuo colore
ogni volta che avevo bisogno di lucentezza
ogni qualvolta sentissi il bisogno di una carezza.
Mi bastava guardare infondo al mio cuore
ed è lì che ti trovavo.
Ma tu hai fatto del mio fiume
un mare
poi un oceano.
In seguito hai detto che odiavi l’acqua
e che non avevi bisogno di me
né della sede che avevo scelto
ove tenerti montato all’interno.
Dell’ambra che eri hai cominciato a perdere splendore e trasparenza
e con forza ti sei tirato via dalla mia anima.
Le mie lacrime sono state così tante che avrei potuto formare un nuovo fiume
ma il mio cuore ha deciso di proteggersi.
Del tuo ricordo ha trattenuto la durezza
con quei residui di resina ha creato
un muro difensivo
chiudendosi
per non accoglierti più.
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