Scritto da © Kami - Gio, 22/11/2012 - 16:40
Vidi un uomo ieri notte
era appeso alla luna
intento a rammendare
quelle oscure macchie
con sottili fili d’amore.
Parlava da solo
teneva in mano una bottiglia
pareva ubriaco
non di quel mosto andato a male
ma di un nettare gioioso
di quelli che inebriano
al solo annusare.
Guardava il volto dell’amata
raggiante per il ritrovato aspetto
quando a un certo punto scese
ma prima di toccare terra
rivolse una promessa alla sua diletta:
era appeso alla luna
intento a rammendare
quelle oscure macchie
con sottili fili d’amore.
Parlava da solo
teneva in mano una bottiglia
pareva ubriaco
non di quel mosto andato a male
ma di un nettare gioioso
di quelli che inebriano
al solo annusare.
Guardava il volto dell’amata
raggiante per il ritrovato aspetto
quando a un certo punto scese
ma prima di toccare terra
rivolse una promessa alla sua diletta:
“tornerò a trovarti ogni sera
porterò il vino migliore
brinderemo insieme
ci ameremo all’ombra
del tuo magnifico chiarore”.
Lo ringraziò la luna
già ebbra.
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