Scritto da © fabiomartini - Lun, 17/05/2010 - 21:42
Stanotte, con te.
Panama lontana. Notte scura
Panama lontana. Notte scura
amico mio (se posso dirlo)
che sempre ho cercato e mai trovato
e come me... mai vissuto.
Parlar tuo di pesci e sorrisi
e fiestas grandes che chi t'ha letto sa.
Cancro di segno e di vissuto
ai fiumi i tuoi racconti
d’infanzia nel sole e isole di correnti
natura e passioni d’amore
di Mercurio e Nettuno in sesto.
Dei Gemelli hai girato tu stesso forte
e così debole uguale, come me
istrione… e padre a volte.
e così debole uguale, come me
istrione… e padre a volte.
Vanitoso e capriccioso amico
tristemente perduto.
Cosa avresti
raccontato mai di corride
e toreri, di caccia grossa o di morte?
e toreri, di caccia grossa o di morte?
Troppo intelligente e irrazionale
per vivere ancora.
La morte, tuo viaggiare infinito
finalmente raggiunto...
finalmente raggiunto...
Generazione la tua perduta.
Amor di vita
Amor di vita
gettata ad alcool e racconti immortali.
Elettrochock fatale
per te perduta memoria, fucile
...nostalgia.
Lasciata onda del mare di una notte
che nessuno presto ricorderà
...e fugge perduta.
...e fugge perduta.
Credimi, come vorrei che tu fossi qui
tra le mie parole stanotte
tra le parole tue che leggo
e queste mie... che scrivo.
e queste mie... che scrivo.
Dieu soit avec toi, mon ami
...Adieu.
...Adieu.
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