Scritto da © taglioavvenuto - Mar, 05/01/2010 - 21:29
Io ti bevo grano, rosso annidato sulla sponda
ti frantumo chino, senza alzare gli occhi mai
non guardo ma peso
la piccola tela che correrà sulle mie spalle
veloce e proterva, i lombi della caverna
non vedo oltre, non sfioro la speranza
io cresco di quel grano, rubato al fiume
che corre sotterraneo né, ne scorgo il mare.
Affido a te le mie bottiglie, sperando che non salgano al cielo
ansa rossa, di rocce vermiglie
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