Scritto da © Franca Figliolini - Mer, 09/05/2012 - 07:26
ti direi della stanchezza come
un velo opaco sui pensieri
un procedere accatastando gravi
oggi dopo ieri, la corsa dei giorni
contati dal doppio cono di una clessidra
riflettente luce, sempre
un velo opaco sui pensieri
un procedere accatastando gravi
oggi dopo ieri, la corsa dei giorni
contati dal doppio cono di una clessidra
riflettente luce, sempre
ti direi questo e poi appoggerei la testa
sulla tua spalla, cercando un riparo
nell'incavo del tuo collo
là dove corrono le vene, pulsando
il ritmo rassicurante della vita.
intanto, fuori succederebbe quel che deve
ma non avrei paura:
solo, la dolcezza del fluire,
ininterrotto sangue.
sulla tua spalla, cercando un riparo
nell'incavo del tuo collo
là dove corrono le vene, pulsando
il ritmo rassicurante della vita.
intanto, fuori succederebbe quel che deve
ma non avrei paura:
solo, la dolcezza del fluire,
ininterrotto sangue.
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