Scritto da © Silvia De Angelis - Mar, 02/08/2011 - 05:57
nel sopracciglio inclinato da pulsioni mirabolanti
facenti capolino
al disgelo d'ore sparse di luce e di pioggia
si affacciano temerari indugi
dislocati in ombre, riflessi, frizzi scalfiti
e quant'altro di inespresso
si cela nelle vibrazioni della coscienza
facenti capolino
al disgelo d'ore sparse di luce e di pioggia
si affacciano temerari indugi
dislocati in ombre, riflessi, frizzi scalfiti
e quant'altro di inespresso
si cela nelle vibrazioni della coscienza
eppur si contendono quegli spazi relativi
effimeri vocii d'impercettibili silenzi
talvolta dileguati nel confine della ragione
limitano respiri e consapevolezza
in un'estenuante caligine di vuoto
capace sussurrare sghembi ideali
corposi nell'indecisione
tagliente assidue linee d'ottimismo
effimeri vocii d'impercettibili silenzi
talvolta dileguati nel confine della ragione
limitano respiri e consapevolezza
in un'estenuante caligine di vuoto
capace sussurrare sghembi ideali
corposi nell'indecisione
tagliente assidue linee d'ottimismo
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