Scritto da © Marika - Lun, 14/06/2010 - 19:22
Scordata. Una corda spezzata, recisa. Ecco, una chitarra rauca che sprigiona il suo verso stridente e l'aria viene ad attutirne la melodia. Non sono una musicista, un' abile strumentista, ma accordo continuamente i fili del mio strumento che tutte le voci racchiude e conserva nella cassa del petto. Le parole non bastano a rendere i miei sogni eterni, a cesellarli come perle virginee e la paura della contaminazione è tanta. Una musica dolce,o anche, perche no, violenta reinventa e solca gli spazi...e culla i miei desideri nell' impalpabile senso delle cose. L'intorno si fa di pane e poi anche acqua...scivolano le mie speranze cavalcandone le onde e abbandonando piccole briciole che si sciolgono lungo il viaggio. Sono le rimanenza dei giorni a sprofondare negli abissi e a consumare la stazza delle mie illusioni. Ogni alba perdona il logoramento e mi chiude nello scudo del coraggio; con il fare di una pupazza in preda alla follia estraggo la mia spada per schivare altre ferite. Il tempo è mio nemico e schiera altri tramonti, e altre albe volge alla resa. Non finisce qui il gioco! Sento il sangue che muta direzione nelle vene e sale nel mio cuore a cucire il dolore. Quello che sento e che provo è ciò che più mi sfugge. Un sole che da lontano mi carezza , ma che forte scalda il cuore. Non so quanto dista,i miei sensi non ne conoscono la misura e inutile sarebbe contare i passi. Non sono qui con me. Le emozioni mi confondono la pelle,quasi impercettibile l' odore. Una cosa sola c' è, una domanda che pulsa nelle tempie, un segreto da svelare.
Io e le mie notti perenni ancora, qui, con me, nel sonno.
Io e le mie notti perenni ancora, qui, con me, nel sonno.
»
- Blog di Marika
- Login o registrati per inviare commenti
- 1368 letture