Il tempo

Percorsi strade scoscese
calpestando frammenti di sogni infranti.
Finsi di non sentire le ferite e il sangue,
che si affrettava per versarsi avidamente.
Avevo affidato la limpidezza dei miei occhi
a flebili fiammelle sparse, ma non a caso, sul mio percorso.
Inciampai nei miei stessi entusiasmi,
ritrovandomi col viso irrimediabilmente immerso nella terra.
Non arrivarono le luci tanto attese.
E non sapendo dove ritrovare le forze per rialzarmi,
provai ad amarla.
Vi intinsi i miei desideri più scuri,
quelli che non passano mai dalla bocca;
le dedicai danze tribali, docili carezze
e un sottofondo costante e denso di alfabeti e sguardi attenti.
Ma la terra sterile rende vano ogni sforzo
e lascia nell’attesa infinita di frutti incerti.
Sarà il sovrano di questa vita imperfetta _il tempo_
a restituire ogni risposta;
quando non sarò più qui ad attendere,
lontano dagli occhi miei _ogni riscontro ritornerà.