Scritto da © poetella - Mar, 15/02/2011 - 16:33
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Il mondo perdeva di consistenza
[era ieri?]
- confini e angosce e pretese -
tra i gorghi a fiotti
del tuo Maelström di voglie
[restavamo testardamente attaccati
a un’assenza di futuro. Di passato]
Bella, sei bella dicevi
e mi disegnavi il viso e i seni
con dita d’ambra.
Poi
un’eclissi
i miei capelli
e oscurati i tuoi occhi e la voce
e i contorni inutili delle certezze
(oh, al diavolo! La facciamo noi la musica)
mentre il fuori, ignorato
continuava mollemente
il suo neutro lavoro d’orologio meccanico
…
…
…
(by poetella)
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