Scritto da © Franca Figliolini - Mar, 15/11/2011 - 07:55
*quell'eccesso di vuoto che ti coglie la mattina quand'è molto presto, ancora buio fuori/nessuna luce buca i palazzi di fronte, coglie lo sguardo che vaga incredulo cercando di definire i contorni sfuggenti/sempre come sempre. condizione di solitudine strutturale
*le pagine web dei giornali non ancora aggiornate, ferme rimandano a un'attualità già morta/un mondo congelato in un istante x, diverso da x-ε e da x+ε, per ogni ε piccolo a piacere/così si dice, così pare acquistare senso questo continuo fluire, fluire ininterrotto, tranne nel tempo senza tempo della notte/quando il conto delle ore si dilata indefinitamente/un gioco di specchi esalta ogni secondo, lo moltiplica. io sono nulla/se sono incapace di accettare il flusso
*io sono/nulla. ecco la proposizione ultimativa, definitivo postulato dell'esistenza. io sono nulla/e niente ha senso/men che meno questo arrabattarsi nel flusso/catturare col palmare la foto del proprio essere immersi/seppellita da valanghe di altri momenti/tutti eventi paradigmatici sempre/non c'è spazio non c'è spazio tra il cane che canta e piazza tahrir/uguale tutto uguale tutto annega/travolto dai detriti dal fango/genova sempre/ma un ε fa una qualche altra plaga allagata indistinguibile/nel fango.
*e mentre tutto precipita/tutto/tutto/tutto/le mani compulsivamente stringono l'iphone invece del rosario/invece di allungarsi verso l'umanità affogante/filmano fotografano registrano/tutto travasano nel flusso/che tutto inghiotte indifferente/ingrossandosi infossando/oh, sì.
*il mio cuore sanguina, sanguina spesso.
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