Scritto da © Franco Pucci - Mer, 01/09/2010 - 06:42
Al tavolino del bar fantasia
era seduto un poeta convinto
era seduto un poeta convinto
di possedere un dono divino
di poter giudicare dall’alto.
di poter giudicare dall’alto.
Dopo qualche bicchiere di vino
mi invitò con molta creanza
nel paese della supponenza
la sua patria a noi assai vicino.
mi invitò con molta creanza
nel paese della supponenza
la sua patria a noi assai vicino.
“non mi curo dell’apparenza
ho risposto, rimango in città
nel mio armadio ogni vestito
al mattino mi veste di umiltà"
ho risposto, rimango in città
nel mio armadio ogni vestito
al mattino mi veste di umiltà"
C’è chi gioca con le parole
e chi cerca la rima con sole
c’é chi scrive col crampo al dito
versi che neanche lui ha capito.
e chi cerca la rima con sole
c’é chi scrive col crampo al dito
versi che neanche lui ha capito.
Io descrivo quello che sento
le parole le detta il mio cuore
forse ogni mio componimento
è fallace e mostra l’errore.
le parole le detta il mio cuore
forse ogni mio componimento
è fallace e mostra l’errore.
Ma di una cosa io sono sicuro
ogni verso è sempre sincero
e per questo così a muso duro
mi domando sei poeta davvero?
ogni verso è sempre sincero
e per questo così a muso duro
mi domando sei poeta davvero?
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