Scritto da © francesco ballero - Mer, 28/10/2009 - 18:35
Di tua radice e cenere rimane,
tra terra ed aria,
solo un profilo in controluce
con un ultimo battito di fiamma,
in sospensione fievole.
Coi miei brandelli e lividi ritorna,
tra rancori e anima,
un sogno sorto al plenilunio
nei lieti canti di giovani sguardi,
col timbro di un miraggio.
Del loro soffio d’uomini mi penetra,
tra volti e voci,
un suono che trema nella notte
con un amore in bilico nel sangue,
attaccato alla vita.
Da un qualche vento rigido d’inverno
mi assolve il volo grigio dei passeri
col fuoco dei bivacchi per la strada.
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