Scritto da © Grazia Denaro - Mar, 28/03/2017 - 14:54
Sarà che era quasi primavera
la città vestiva di sole e d'azzurro.
Quel giorno, uno di quelli sorprendenti
per la luce naturale che abbagliava gli occhi
e indorava i palazzi
facendo rifulgere le guglie delle chiese,
l'anima s'attrasse a questo splendore.
Gli uccellini intonavano il loro canto
ed in voli pindarici giocavano
nell'alto del cielo.
Mi stupirono il verde rigoglioso delle piante
e i fiori multicolori che mandavano per l'aere
i loro olezzi profumati.
Sentire l'aria che sapeva di polline
e nuova stagione mi corroborò il respiro,
anche il venticello gentile donava carezze alle guance
scompigliando lievemente i capelli.
Fu un rinascere a nuova vita ammirando la natura
in tutto il suo splendore
e nel rimescolio dei suoi meravigliosi colori.
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