Scritto da © Giuseppina Iannello - Lun, 04/06/2018 - 15:02
Una striscia di letto
e il tuo dolore,
furono quel che, madre,
possedevi...
Sui contorni del foglio,
la mia mano,
ti sta chiedendo:
“Mamma, dove sei?”
Una stella, una rosa,
una colomba
in trasparenza vedo
sul candore;
mi stai dicendo:
“Sono in Cielo...
Volo...
Possiedo quelle cose
che non vedevi tu.
La sorte mi precluse
le gioie quotidiane
e mi inibiva il male:
non ne potevo più.
Confida in me:
schiudi la porta al sogno:
saremo insieme
un giorno
e rivivremo:
la vita apparirà meravigliosa;
vedremo nel balcone,
al nuovo sole,
la margherita con la bianca
rosa:
faran parte del sogno,
unica cosa
con la realtà.”
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