Scritto da © Giuseppina Iannello - Gio, 13/02/2020 - 17:35
Le ultime piante mettono
i germogli;
tenerezza di un palpito:
è il risveglio
Amore, ti risento
come un vento
di primavera,
molle di fragranze.
Gentili i tratti,
l'iride cangiante,
la voce... senza
interferenze.
Amore,
Ti risento, nei
Tuoi gesti:
Il maggio si beava
delle rose
io Ti dicevo
d'essere delusa...
“Di che cosa?”
chiedevi
Non te lo dissi,
però Tu, sapevi
che era l'ultimo
giorno
di quel mese;
la scuola era finita...
Nessuno degli allievi,
sentì duopo,
dirmi soltanto
“grazie”.
L'insulto era palese
da quei fiori,
donati ad altri.
Ma lo capivi, Tu
che il giorno dopo,
mi donavi il tuo
bacio, con le rose.
Amore, io Ti risento
come ieri
con lo sguardo sognante
ed i pensieri volti alla vita.
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