Scritto da © Giuseppina Iannello - Dom, 30/04/2017 - 15:09
Tu nell'ambra delle cose
che lasciai sul canterano,
ricongiungimi alle rose
che mi giunsero dal mar.
Tu nell'ambra delle cose,
riconosci i miei capelli,
"cerchi d'oro", "bei fermagli"
e la veste rosa e fiori.
Riconosci la mia voce
che si perse in sussurro?
Nei miei sogni c'è l'azzurro,
e le brezze e le fragranze.
Strade strette, collinari
e quel sole, sì splendente
fu la nota più avvolgente
della mia “gioconda” età.
Scarpe strette, scarpe rotte
nell'andirivieni esausto
di cercare per la scuola
la casetta che non c'era.
Poi la casa fu trovata;
strade vecchie silenziose,
senza ombra di persona;
il mio cuore fu pensoso.
Ambra... alone di mistero,
io ti prego esci dall'ombra
e riporta un mondo antico
con la dolce mia famiglia,
chiaro il giorno azzurro il cielo,
ci elargisca meraviglie.
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