Scritto da © Giuseppina Iannello - Mar, 14/11/2017 - 10:20
Margherita, Margherita,
come un fior di primavera,
di rugiada asperso il cuore...
Hai un fermaglio tra i capelli
che discendon sulle spalle,
hai un cestino da lavoro,
un ditale tutto d'oro
e una culla bianca...
Su una seggiola tu siedi;
la navetta va leggera
ed i sogni tuoi conduce...
Ma, mentre sogni,
mentre realizzi i pizzi,
volto lo sguardo al
tenero angioletto...
Un colpo di tosse,
trafigge il tuo petto.
E trasalisci:
“Perché non va via,
questa tosse?
Che cosa vuol dire?”
Ma poi...
Ricomponi i pensieri
e, a te stessa,
dici che sei forte.
Sollecita, accorri
al bimbo che vagisce
e non cerchi la mamma,
la mamma che già soffre.
Sollecita, accorri...
Sollevi il fratellino:
lo lavi, lo asciughi,
ne cambi le fasce;
di talco lo cospargi.
O, Margherita,
amore filiale,
amore di sorella,
è nel tuo giovane
cuore.
Dorme, ora il bimbo:
sogna il canto di mamma,
di quando Ella era in
salute.
Sogna il viso di bimba,
le mani minute...
Le mani virtuose
della sua candida
sorella.
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