Avessi una sorella... Pure soltanto un'amica cui poter dire: ”E' bello essere vive; non ci lasciamo...” Una sera, in camera da letto, guardavo dal lettone, verso il soffitto e mi perdevo dietro agli angioletti che recavano fiori in un cestino. “Beati voi,” dissi rivolta loro “che i petali spargete in compagnia.” Inconsciamente, forse rivolgevo una preghiera all'angelo custode.
Un dolce sonno m'avvolse e feci un sogno, strano, molto bello:
Cinque bambine vennero a casa mia e aveva ognuna tra le mani un dono che mi porgeva, dicendo: ”L'abbiamo fatto noi; tienlo prezioso.” Ringraziavo; erano un vero incanto: realizzati col filo molto sottile, sembravano opera delle fate... L'intreccio dei motivi, molto vario, aveva ghirigori e fiorellini... Dissi commossa : “E' un sogno, me lo insegnate?” Annuirono con un sorriso. Ringraziavo.
Dopo, la più delicata delle bimbe, prendendo la mia mano mi diceva: “Siamo le cinque spose di un poeta(1). Io sono Yvonne(2), figlia di Iolanda. La mia mamma mi dice che ha visto il tuo quaderno con le poesie... Scriveresti qualcosa, anche per noi?” “Oh dolci amiche voi mi confondete, ma se mi aiutate, sarò molto lieta...” Yvonne cedeva la parola ad un'altra bambina, che mi dava la mano e mi diceva: “Io sono Imelde(3), ma chiamami Brunilde, come i miei familiari.” E la terza bambina venne avanti... Mi disse: “All'anagrafe io sono Lilia Bianchi(4), però per la famiglia ed il poeta, io fui Gigliola.”
La quarta bimba, mi disse: “Piacere, io sono Matilde fui un'allieva del nostro poeta.” La sesta, timidamente, porgendomi la mano, mi diceva: “Io sono Irene, figlia di Violante.” Rimanevo confusa... Ed ella mi spiegò: “La prima figlia, Iolanda, fu molto somigliante alla sua nonna; il mio secondo figlio, Sigismondo(5), somigliante al nonno, mio papà. La terzogenita, Eleonora, somigliò molto a una mia cugina. Ti chiederai a cosa può servire questo intreccio di nomi e affinità. Sappi che siamo il frutto di chi ci ha preceduto.” Irene(6) si fermò. Al mio risveglio, il mio primo pensiero, fu di toccar con mano quei centrini. Non li trovai... Ma c'era nel mio cuore tanta pace e una promessa di felicità.
(1) Il Poeta menzionato è Giovanni Pascoli. Le fanciulle di cui si parla sono realmente esistite...
(2) Yvonne fu la delicata figlia di Iolanda.
(3) Imelde, cugina del Poeta. Gli fu molto cara... Ma il fidanzamento del quale si parla, non ci fu... perché di comune accordo, i due giovani, lo smentirono.
(4) Lilia Bianchi fu una cara conoscente del Poeta.
(5) Sigismondo Poggi, cugino del Poeta, fu come Pascoli ed altre personalità, antesignano dei valori universali.
(6) Irene fu una prozia del Poeta: ebbe tre figli: Iolanda, la mia prima amica d'infanzia, Eleonora e Sigismondo.
* dal mio libro: "Uno smeraldo tra l'azzurro".*
- Blog di Giuseppina Iannello
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