Incontro alle luci del tramonto di Pasquale Iannello, mio trisavolo

 

 

Non mi cercar...
Ti troverò tra mille...
Ultima brezza della gioventù.
 
Quando ti chiamo, un'eco mi
risponde “Son tra le foglie; non
lasciarmi più.”
 
Tra gli spartiti, fra  le cose stinte
cerco il fermaglio che mi desti tu.
Lo terrò in serbo all'alba ed al tramonto
come un cimelio dell'età che fu.
 
Guardo la stanza; tra le cose smorte,
tra tanto nuovo, resti solo tu.
 
Sei la damina dai capelli biondi,
gli occhi di cielo ed il nasino in su.
 
Sfioro le trecce, ma tu mi rispondi
con il diniego dell'età che fu.
Non mi toccare...
Sono come un'onda...
Se tu mi sfiori, io mi infrangerò
Non mi baciare...
Sono spuma e sogno,
ma se mi baci, mi ridesterò.
 
Ti cercherò nel mio cammino d'ambra,
ultima pioggia della gioventù.
 
Se tu mi accogli, ti dirò del sogno
che tra le foglie, giunse nel mio cuor
 
Ti rivedrò nel cielo del tramonto
e sarai l'alba del mio grande amor.