Scritto da © Giuseppina Iannello - Dom, 15/05/2016 - 19:54
Io sono il re dei mastri, provetto ciabattin,
lavoro tutto il giorno per un soldino in più...
Ti offrivo pane e musica, in cambio del tuo amor,
ma tu mi rubi l'arte e offendi il genitor
perché vaneggi, canti... Non sei presente
dalla notte al dì.
Se passa la più bella, mio ben, che cosa le dirò?
Intanto, rendi il laccio, quel filo rosa,
quel nastrino in più. Se passa la più bella,
che cosa le dirò?!
lavoro tutto il giorno per un soldino in più...
Ti offrivo pane e musica, in cambio del tuo amor,
ma tu mi rubi l'arte e offendi il genitor
perché vaneggi, canti... Non sei presente
dalla notte al dì.
Se passa la più bella, mio ben, che cosa le dirò?
Intanto, rendi il laccio, quel filo rosa,
quel nastrino in più. Se passa la più bella,
che cosa le dirò?!
- Padre, non ho attenuanti:
Ella da me passò; s'ella mi fa la corte,
giuro, la sposerò. -
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