Scritto da © Giuseppina Iannello - Sab, 28/04/2018 - 17:17
Addio mie amate sponde;
presto sarò cresciuta,
la strada sarà dura,
non tornerò mai più.
“Papà, papà sorridi,
sorridi insieme a me.”
Disse la bimba in lacrime
al mesto genitor.
“O mesto cielo ditele
di non aver paura;
la vidi pensierosa
posare sul mio cuor.”
Come la rosa spande
i suoi petali a sera,
piangeva e mi diceva
non tornerò mai più.
Presto mi involo,
presto andrò lontano...
Non so se mai, ti rivedrò, città.
O vecchia strada di periferia,
piange la donna
che non sa chi fu.
Piange una stella.
Piange la contrada
e l'antica fontana...
Piange il laghetto
con le ninfe blu.
Ditemi, stelle, se ritornerò.
(*) In questi versi immagino che G.Pascoli racconti del mio pianto da bambina, approssimandosi la partenza, ovviamente con la famiglia, dal mio luogo natale.
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