Scritto da © Giuseppina Iannello - Mer, 23/10/2019 - 18:05
Interpretazione personale di un celebre passo di Saffo, poetessa greca di Lesbo.
Egli mi apparve pallido,
simile a un re sul trono,
quando, fuggente, assorto…
mi chiese: “Dove sei?”
Allora, ci incontrammo,
lasciandoci cadere,
quando, un pensier di morte,
percorse i sensi miei.
Mai lo vedeste esangue,
simile a un dio sul trono,
quando ruggente e solo,
mi chiese: “Cosa fai!?”
Allora...
molle,
di un sudor di gelo,
colpita a morte,
come erba che langue,
io mi rividi, a quella cena,
esangue,
come fil d’ombra.
Egli rifulge,
per le vie del cielo,
nobile e fiero
dandomi la mano.
Lo rivedrò
nelle fiorite spoglie.
Felici e sempre
per le vie del Sole.
** Soltanto in pochi esametri, è la rievocazione di “Ille me paruit” della poetessa Saffo. **
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