Scritto da © Giuseppina Iannello - Mer, 20/11/2019 - 15:46
In memoria del prof. Ofelio Schillaci, maestro di umanità.
Stava di fronte a un pubblico
seduto,
per proferire un discorso
in apparenza formale.
Era lo sguardo assorto.
Cercò la mente, invano,
le parole;
poi, si rivolse al cuore
gli disse: “Parla, ti prego.”
Ed il cuore parlò:
giunse la voce
come se provenisse
da lontano;
si snodò in un discorso,
lento, piano,
quale azzurra distesa.
Da un campo all’altro
spigolando andava,
ov’emotività lo conduceva.
Ogni parola rivelava
un pianto,
ogni silenzio
un grido trattenuto.
Era di fronte ad un pubblico,
seduto
e proferiva un discorso,
in apparenza, formale.
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